La storia di Gallo di Petriano è la storia di un borgo di strada, il quale è legato alla locanda che, nei primi del novecento, aprirono nonna Gianna e nonno Ciacci. 

La locanda offriva ristoro a viandanti e contadini, commercianti di passaggio e giocatori di “briscola e tresette”. Il vino spillato dalla botte e i piatti della tradizione cucinati con i soli prodotti locali, insieme alla maestria dei proprietari sancivano l’inizio di una lunga storia di ospitalità. Dentro la locanda Ciacci (ricco di memorie del grafico Massimo Dolcini) è pieno di galli (ceramiche, disegni, dipinti, etc.). 

La posizione sull’unica strada che univa Pesaro ad Urbino favoriva le soste dei carrettieri, dei conduttori di muli e dei viandanti, oppure quelle dei commercianti durante le piccole fiere di bestiame o dei concittadini che si concedevano un po' di riposo in buona compagnia. Che non ci sia stata una fonte lungo la strada? Dove abbiano sostato i viaggiatori, le acquaiole e le ninfe?

Oggi Gallo è un importante centro di transito della direttrice Pesaro-Urbino. Il territorio è in parte occupato da zone industriali che ospitano aziende di importanza nazionale e internazionale e di attività economiche fiorenti.

Il nome Gallo  rimanda ad una figura simbolica, in genere una divinità,  che svolge la funzione di accompagnare le anime dei morti nell'oltretomba. Il comportamento temerario e possessivo del Gallo, insieme all’aspetto sgargiante e al suo impeto sessuale, ha dato origine sin dai tempi più remoti a moltissime usanze, credenze e tradizioni popolari che hanno a che fare con questo volatile.

Il simbolismo del gallo è molto importante nella tradizione cristiana e si ritrova spesso in diverse fonti: per esempio fu un gallo che annunciò la nascita di Gesù e, fu sempre un gallo a cantare quando San Pietro ripudiò Cristo (Matteo 26:74).

Il gallo è divenuto quindi un emblema del dovere cristiano di stare accorti e di vigilare contro le tentazioni del demonio e, per questo motivo, sui campanili delle chiese spesso viene affissa una banderuola a forma di gallo.

Nella tradizione francese si crede che, se un gallo canta a mezzanotte, indica che sta passando l’angelo della morte.

Il gallo conosce le strade del paese dei morti è in grado di guidare le anime.

Chi viene toccato dalle ninfe dovrà ricorrere al gallo, che messo sotto al letto poteva curarlo.